Un mondo tutto da scoprire, quello dell’adolescente, così complesso ma così ricco di potenzialità.
Una fase di passaggio – per il ragazzo – di trasformazione, dove si perde lo stato infantile per andare verso quello di giovane-adulto, con un’agitazione tumultuosa, vulcanica, fatta di emozioni e spinte ormonali portatrici di cambiamenti interni ed esterni.
Per noi genitori, saperci muovere in tutto questo è davvero complicato.
I ragazzi portano il loro mondo che a noi arriva fatto di noia, insofferenza, scarso rendimento scolastico, difficoltà ad organizzarsi anche a causa di frequenti distrazioni…
Noi genitori approcciamo questi comportamenti come problemi, impedimenti all’autodeterminazione del ragazzo, fallimenti al suo successo personale, alla sua autoefficacia, dimenticando, perché è difficile mantenere la lucidità in quei momenti, che i ragazzi sono pieni di potenzialità confuse e desiderano “solo” trovare una strada per esprimere sé stessi.
Un percorso che accompagna i ragazzi lungo un efficace processo di crescita personale, li aiuta a superare le difficoltà e a raggiungere i loro obiettivi.
Attraverso un percorso di coaching, l’identità del giovane prende sempre più forma e valore, così come il rapporto con sé stesso, con gli altri e la coscienza delle proprie potenzialità.
L’aspetto fondamentale di questo percorso, nella costruzione della relazione di fiducia con l’adolescente, è aiutarlo a raggiungere obiettivi che sente realmente suoi, che gli appartengono in quanto legati alla sua vera essenza, ai suoi valori, libero da condizionamenti e aspettative altrui.
Dall’esperienza maturata attraverso il lavoro svolto con i giovani, posso dire che un percorso di coaching è molto efficace e spesso risolutivo perché quanto più si è giovani tanto meno sono radicate le convinzioni limitanti che tolgono energia e potere all’individuo.
Il coach si pone come figura professionale di supporto per portare l’adolescente a scoprire ed esplorare i propri talenti, stimolare e potenziare l’intelligenza emotiva, l’autostima e l’auto efficacia per far fronte alla propria vita con successo.
La relazione facilitante tra il coach e il giovane permette a quest’ultimo di essere “visto”, non giudicato, ad avere uno spazio protetto, dove sentirsi accolto e accettato per quello che è e potersi esprimere liberamente. Credere in lui e nelle sue potenzialità, fiduciosi che possieda tutte le risorse per raggiungere i suoi obiettivi, con la consapevolezza che ciascuno di noi è unico, sono gli ingredienti ideali per la partnership.
Nessun giudizio, nessun consiglio, nessuna guida, ma solo un supporto nel prendere coscienza di sé e delle proprie potenzialità, valorizzando i punti di forza e offrendo l’opportunità di divenire adulto in grado di prendere decisioni orientate al proprio benessere e ai propri obiettivi.
Il coaching si basa su una conversazione strutturata (definita sessione di coaching) finalizzata a stimolare nel cliente consapevolezza di sé e delle proprie risorse.
Il focus non è mai sul passato, ma sul presente per progettare il futuro desiderato in funzione degli obiettivi da perseguire.
Ogni sessione del percorso di coaching diventa esperienza di apprendimento e di crescita che porta, passo dopo passo, a realizzare ciò che ci si era prefissati con un atteggiamento di apertura, curiosità, sfida.
Possiamo dunque definire il Coaching come un allenamento mentale.
Il Coaching può ben integrarsi alla psicoterapia, ma non sostituisce la psicoterapia che ha una funzione curativa, che tocca corde più profonde e si concentra sul passato per superare un disagio profondo.