Perché un approccio gentile genera valore? Perché essere gentili fa bene alla salute!

Iniziamo a conoscere gli effetti delle azioni gentili anche e soprattutto in relazione alla salute.

Se volete vivere più a lungo siate gentili, recitava il titolo di un articolo pubblicato su “Il Venerdì” nel giugno 2020 e a sostenerlo era Immaculata De Vivo, epidemiologa all’Harvard Medical School, esperta di fama internazionale in studi genetici e molecolari sul cancro. 

La dottoressa De Vivo, attraverso le sue ricerche, dimostrava come, a livello molecolare, lo stress cronico ci fa invecchiare anzitempo perché accelera l’accorciamento dei telomeri, estremità protettive dei cromosomi. Del collegamento stati d’animo e salute De Vivo parla in “Biologia della gentilezza” scritto con Daniel Lumera, esperto di scienze del benessere e meditazione. 

Sempre De Vivo ci illustra come siamo dotati di un sistema adattivo per affrontare situazioni di pericolo detto “combatti o fuggi”. Di fronte ad una situazione che ci genera ansia, il battito cardiaco accelera e il livello di glucosio, nel sangue, si impenna, per darci la spinta di energia che serve a fuggire e difenderci. Questa reazione – spiega De Vivo – ha un alto costo biologico, perché disattiva temporaneamente importanti funzioni dell’organismo come la digestione e l’attività del sistema immunitario. E dovrebbe durare quel tanto che basta a metterci in salvo da un pericolo. Il problema è che nella nostra società frenetica la risposta “combatti o fuggi” si attiva di continuo anche semplicemente quando si è imbottigliati nel traffico. Così, un eccesso di cortisolo, l’ormone dello stress, ci procura stati di infiammazione continua.

Chi è gentile si mette al riparo, almeno in parte, dai rischi legati alle malattie cardiovascolari. Sempre più studi scientifici dimostrano quanto un atteggiamento nervoso e irascibile sia nocivo alla salute, poiché genera un continuo stato di stress che alla lunga danneggia il nostro corpo.

Il concetto è semplice: compiere azioni gentili diminuisce il livello di cortisolo presente nel nostro corpo ed aumenta la produzione di ormoni del piacere quali endorfine e ossitocina. È quello che i neuroscienziati americani chiamano Helper’s High, la grandezza di chi aiuta e che ci fa sentire appagati, soddisfatti, energici, sicuri, grati. È una sensazione bellissima, che forse vi è capitato di provare quando avete compiuto un atto gratuito di gentilezza verso qualcuno. 

Come possiamo favorire la pratica della gentilezza nel quotidiano?

Come creare quel mindset positivo e ottimista? Attraverso pratiche di meditazione o esercizi di mindfulness, ad esempio, accogliendo e allenando, fino a renderlo nostro, un approccio gentile alla vita.

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dal Diario